Di questa avventura credo sia bello conoscere l'inizio... Tutto è gelosamente conservato nella mia memoria. Avevo circa cinque anni; A Santo Stefano di Camastra, città delle ceramiche, mio paese di nascita a Settembre si festeggia la Madonna, il paese si trasformava in una fiera piena di bancarelle. Fui colpito da un camioncino e chiesi a mia madre di comprarmelo ma lei mi rispose: "Figlio mio non abbiamo nemmeno i soldi per comprare il pane e tu mi chiedi il giocattolo....." Rientrando, vicino casa c'era una bottega di artigiani che producevano vasi, mi fermai e mi feci dare un po di argilla; con quell'argilla realizzai un camioncino, lo legai ad una corda e me lo portai in giro per le vie del Paese. Un mio cugino, più grande di me, quando lo vide si mise a piangere perché lo voleva. Quel camioncino glielo regalai. Mia madre osservando quello che avevo realizzato si rese conto delle mie capacità e il giorno successivo mi portò in bottega da un artigiano; questo artigiano, vedendo come io riuscivo a modellare l'argilla, disse a mia madre di lasciarmi li. Rimasi li per tanti anni, fino a che, all'età di dodici anni dirigevo già la parte della scultura e della decorazione. Ringrazio di cuore il mio maestro che mi segui attentamente e mi trasmise tutti i segreti e i consigli nel campo della ceramica. Se penso alla mia storia artistica devo ringraziare anche tutti i miei clienti, senza i loro consigli e i loro stimoli non avrei raggiunto certi obbiettivi. Bisogna essere sempre positivi, mai pensare in negativo, altrimenti non si possono realizzare bellezze e cosi come dicevano i greci che si curavano con l'arte e come diceva Dostoevskij "la bellezza salverà il mondo", sono certo che oggi si ha bisogno di questa bellezza. Il mio lavoro mi ha dato in tutti questi anni certamente momenti difficili, momenti tortuosi, ma momenti anche di grande gioia e soddisfazione. La vera soddisfazione è quella di poter realizzare tutto ciò che ho sempre sognato.